La Storia
Premessa
L'idea dell'ostello è nata nel 2008, quando la Parrocchia San Sisto II in Colognola, proprietaria di San Sisto in Agris, decise la ristrutturazione di tutto il complesso, con l'obiettivo di riportarlo alla sua originaria condizione, dallo stato di degrado in cui versava.
I lavori sono stati completati nel 2014 ed hanno riguardato la Chiesa, la canonica, con annessi fabbricati rurali, e l'area verde circostante, trasformata in orto - frutteto, ricreando le condizioni ambientali e di paesaggio tipiche della zona.
La canonica e i fabbricati rurali sono stati trasformati in Ostello.
I lavori rientravano nel progetto regionale denominato "Nuova generazione di idee. Le politiche e le linee di intervento per i giovani di Regione Lombardia", cui la Parrocchia crede molto, con l'intenzione di investire idee, impegno e risorse a favore dei giovani, per alimentare e favorire incontri di pace, fratellanza e collaborazione tra le nuove generazioni, in un contesto globale.
Data l'ubicazione, l'Ostello si presta sia a soggiorni turistici che di lavoro, per la zona di Bergamo e, vista la vicinanza e i mezzi di trasporto, per l'area di Milano.
Il complesso di San Sisto in Agris
Il complesso di San Sisto in Agris, situato all'interno del Parco comunale"Colognola ai Colli", e oggi costituito da una piccola chiesa e da una ex canonica, si trova a Colognola, prima comune autonomo e poi quartiere di Bergamo dal 1927; le origini del villaggio di Colognola sono molto antiche, il nome stesso è probabilmente di età romana e deriva da Piccola colonia, cioè Insediamento di coloni.
Studi archeologici fanno pensare che nel sito del complesso ci fosse un insediamento già nel periodo alto-medioevale (sono state rinvenute tombe e parti di mura), e di una Chiesa di San Sisto (Sancti Seisti) si parla già in pergamene risalenti al 1110.
Ma a metà del 1400, lo sviluppo del villaggio nella zona dove, anche attualmente, si estende la maggior parte del quartiere, ha portato all’esigenza della costruzione di una nuova chiesa in posizione più centrale (Santa Maria Purificata, poi diventata San Sisto II P.M.) , divenuta luogo di tutta l’attività liturgica della Parrocchia, anche se formalmente il titolo di Parrocchiale è rimasto a San Sisto in Agris fino al 1872 (utilizzata però, negli ultimi tempi, solo per matrimoni, battesimi, Rogazioni e per la festa di San Sisto).
Questa situazione ha portato ad un lento ma progressivo decadimento dell’edificio, con un primo restauro nel 1572, e un successivo restauro completo, in previsione della visita pastorale del Vescovo del tempo, Mons. Antonio Redetti; di questo rifacimento si trova memoria nell'iscrizione marmorea posta dietro l'altare della chiesa, con la data dei lavori:1740.
La chiesa e la canonica
La chiesa di San Sisto in Agris conserva la base dell’abside e il campanile di epoca romanica; la navata è del ‘400; l'altare in marmo policromo intarsiato, con disegno forse dei Caniana, è del XVIII sec.; gli affreschi dell'abside sono del XVIII sec (Giulio Quaglio); i dipinti del presbiterio e della navata (autore anonimo) sono della fine del XIX secolo.
La casa colonica annessa alla Chiesa risale al 1861 - 1863 ed è stata voluta dal Parroco don Giuseppe Rampinelli; veniva utilizzata ultimamente come residenza del custode del complesso e, precedentemente, come abitazione degli affittuari che coltivavano i fondi annessi alla chiesa.
La casa colonica, nella sua forma trovata all’inizio dell’ultimo intervento, risaliva ai primi anni cinquanta, quando è stato eseguito un lavoro di manutenzione straordinaria, resosi necessario anche a seguito di un incendio, che nel 1943 aveva distrutto buona parte del fabbricato.
I restauri 2011 - 2014 hanno dato l'aspetto attuale.
Papa Sisto II
Sisto II, patrono della comunità di Colognola, 24° Papa della Chiesa cattolica, nacque probabilmente ad Atene da genitori "gentili", cioè pagani , nel III secolo d.C. e fu probabilmente un filosofo.
Eletto Papa nel 257 (30 Agosto), fu il primo Papa ad assumere un nome pontificale già usato in precedenza; governò la Chiesa di Roma in un periodo molto difficile, a causa delle tensioni con le altre Chiese cristiane, soprattutto riguardo alla riammissione nella Chiesa degli eretici africani ed asiatici, che egli riuscì, però, a superare con il suo carattere "buono e pacifico" (Ponzio: Vita Cypriani, cap.XIV).
Nello stesso periodo le persecuzioni dell'imperatore romano Valeriano, contro i Cristiani che non veneravano gli dei pagani, si accanirono soprattutto nei confronti del Clero, obbligando Sisto II a riunire i fedeli in luoghi appartati per le sue predicazioni; ciò nonostante, il 6 Agosto del 258, 11 mesi dopo la sua elezione, Sisto II fu scoperto ed arrestato mentre predicava vicino al Cimitero di San Callisto (Via Appia) e lì ucciso insieme ai suoi diaconi, tra cui San Lorenzo.
E' ricordato come operatore di pace e mediatore, per impedire la rottura dei rapporti con le altre Chiese cristiane e per questo è riconosciuto Santo tanto dalla Chiesa Cattolica che da quella Ortodossa.